I Mondi che abitiamo
di Tarcisio Bonotto
Un progetto di “educazione aumentata”, ideato e attuato dai volontari dell’IRP, nell’Istituto Comprensivo di Salsomaggiore Terme.
Oggi il mondo umano è molto complesso e si muove con grande accelerazione e con tendenza sociale centrata sul singolo, sull’interesse personale, sull’acquisizione facile e veloce di beni e piaceri quasi sempre sul piano materiale, trascurando il livello emotivo, sociale, culturale e spirituale.
Questa pesante sensazione, come ogni cosa troppo accentuata, non aiuta a risolvere le difficoltà e gli ostacoli personali, tantomeno riesce nel formare una personalità corretta ed equilibrata, questo sia nel mondo della scuola che in quello famigliare.
Il mondo della scuola, raccogliendo tutte le tensioni esterne, oltre ai problemi interni propri, si trova quindi in difficoltà nel trasferimento di nozioni, conoscenza e comportamento.
A volte ci sono limiti di tempo, altre volte di lingua, vista la presenza di bambini e ragazzi di etnie e nazionalità diverse, influenzando anche il comportamento.
Spesso poi i genitori sono impegnati nelle attività lavorative, altre volte è l’ambiente stesso famigliare e scolastico a limitare e restringere le possibilità di agire nel trasferimento formativo e conoscitivo.
Di conseguenza è forte la necessità di integrare quanto viene fatto a scuola con interventi mirati ad arricchire la personalità dei ragazzi, la curiosità, la sensazione di possibilità e la capacità di ascolto e collaborazione che integrino e permettano loro di usare al meglio il mondo e le conoscenze personali con quelle che la scuola offre.
Possiamo allora parlare di educazione “aumentata”, termine oggi ampiamente usato per ogni oggetto, entità o tecnologia che subisca una trasformazione volta ad incrementare le caratteristiche intrinseche di tale soggetto.
C’e’ poi una fascia di ragazzi che ha particolarmente bisogno di questa “educazione aumentata”, e sono gli adolescenti nel loro percorso scolastico della scuola media. Essi sono nell’età del cambiamento fisico, con lo svilupparsi del sistema endocrino che sia nei maschi che nelle femmine fa provare per la prima volta sensazioni, emozioni e pensieri completamente “nuovi”.
È l’età della trasformazione, cui abbiamo volto il nostro progetto.
Sotto la guida della fisioterapista e counselor Erica Fantini i ragazzi della prima media di Salsomaggiore hanno imparato innanzitutto a individuare queste nuove emozioni, con esercizi di introspezione, stabilendo un rapporto di consapevolezza con il loro corpo e mente.
Negli esercizi successivi sono stati evocati momenti della vita di ciascuno in cui certe emozioni sono state espresse, descrivendo poi l’impatto su sé stessi e le persone verso cui le emozioni sono state manifestate.
In esercizi successivi è stata sottolineata l’importanza di controllare le emozioni, considerandole un’energia che può essere espressa e guidata con intenzione positiva.
I ragazzi avevano un quadernetto in cui annotare le loro esperienze e che conserveranno anche per gli anni successivi. Il progetto si è concluso lunedì 6 marzo e continuerà nel prossimo anno scolastico con la stessa classe, per dare una continuità ed uno sviluppo completo alle esperienze dei ragazzi e degli insegnanti, che pure hanno partecipato alle attività svolte.
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