DECENTRALIZZAZIONE ECONOMICA 2a parte
P.R. SARKAR è autore della teoria socio-economica PROUT (Teoria della Utilizzazione PROgressiva). Questa filosofia è una candidata a sostituire il traballante capitalismo, inumano e incapace di venire incontro ai bisogni delle persone, degli esseri viventi e dell’ambiente.
di PRABHAT RANJAN SARKAR
Calcutta, 16 marzo 1982 – 2a parte
Principi dell’economia decentralizzata
l terzo principio dell’economia decentralizzata afferma che la produzione e la distribuzione devono essere organizzate attraverso cooperative.
Una delle ragioni principali del fallimento in passato del movimento cooperativo è la centralizzazione economica. È estremamente difficile per le cooperative avere successo in un ambiente economico di sfruttamento, corruzione e materialismo, quindi la gente non può accettare il sistema cooperativo senza riflettere. Le cooperative sono costrette a competere con i capitalisti monopolisti per i mercati locali; i diritti delle popolazioni locali sulle loro materie prime non sono riconosciuti. Queste circostanze hanno impedito il successo del movimento cooperativo in molti paesi del mondo.
D’altra parte, l’economia decentralizzata è una delle ragioni principali del successo del sistema cooperativo. La disponibilità di materie prime locali garantirà forniture costanti alle imprese cooperative e i beni prodotti in cooperazione possono essere facilmente venduti sul mercato locale. La certezza economica creerà un interesse e un coinvolgimento crescenti tra i membri della cooperativa e poiché la popolazione locale sarà fiduciosa della propria sicurezza economica, potrà accettare di buon grado il sistema cooperativo.
Per quanto possibile, l’agricoltura, l’industria e il commercio dovrebbero essere gestiti attraverso le cooperative. In questi settori dell’economia la proprietà privata dovrebbe essere sostituita per gradi. Solo dove la produzione non può essere intrapresa da cooperative a causa della natura complessa o della piccola scala delle operazioni, potrebbe essere intrapresa da imprese private. La distribuzione dei prodotti di base dovrebbe essere fatta attraverso cooperative di consumatori. Dovranno anche essere organizzate adeguate salvaguardie per le cooperative.
Il sistema cooperativo è un dovere, ed è possibile solo attraverso un’economia decentralizzata.
Il sistema cooperativo e l’economia decentralizzata sono inseparabili.
Quarto principio dell’economia de-centralizzata: nelle imprese economiche locali, deve essere impiegata la popolazione locale.
Se la gente locale non è completamente impiegata nell’economia locale, la disoccupazione non potrà mai essere risolta. La gente locale dovrebbe determinare il quantitativo di requisiti minimi e le politiche di base collegate con il proprio benessere economico. Se si segue questo principio, il problema dell’intrusione esterna nell’economia locale non si porrà affatto.
Le cooperative forniranno lavoro alla gente locale e garantiranno anche che le abilità e le competenze della gente locale stessa siano pienamente utilizzate. Anche le persone istruite dovrebbero essere impiegate nelle cooperative in modo che non lascino l’area locale in cerca di lavoro o si spostino dalla campagna alle città.
Per lo sviluppo dell’agricoltura c’è un grande bisogno di specialisti e tecnici, quindi le cooperative dovranno formare la gente rurale non qualificata in modo che possa acquisire le competenze necessarie per sviluppare il settore agricolo. Inoltre, tutti i tipi di industrie agricole e industrie agroalimentari dovranno essere sviluppate secondo le necessità e le risorse della zona locale e queste industrie dovranno essere gestite come cooperative.
Quinto principio dell’economia de-centralizzata: le merci non prodotte localmente, dovrebbero essere eliminate dai mercati locali.
Poiché l’economia decentralizzata mira a sviluppare le industrie locali e a creare occupazione per la popolazione locale, le merci che non sono prodotte nell’area locale dovrebbero essere bandite dal mercato locale il più possibile. È essenziale che la popolazione locale utilizzi le merci prodotte nella propria area per assicurare la prosperità dell’economia locale. Inizialmente, i prodotti locali possono essere inferiori, più costosi o meno facilmente disponibili dei prodotti esterni, ma nonostante questo, i prodotti locali dovrebbero essere utilizzati dalla popolazione locale. Se i prodotti locali non soddisfano i bisogni e le aspirazioni della gente, devono essere prese misure immediate per aumentare la qualità, ridurre il prezzo e aumentare l’offerta dei beni locali, altrimenti saranno incoraggiate le importazioni illegali.
In un’economia decentralizzata, l’applicazione di questo principio è molto importante. Se viene trascurato, le industrie locali chiuderanno gradualmente, i mercati locali sfuggiranno dalle mani della popolazione locale e la disoccupazione aumenterà. Una volta che i beni prodotti localmente sono accettati per principio, non solo le industrie locali sopravviveranno, ma con il loro ulteriore sviluppo l’economia locale prospererà. La fuoriuscita di capitale dall’area locale sarà controllato e, poiché rimarrà all’interno della zona socio-economica, sarà utilizzato per aumentare la produzione e migliorare la prosperità della gente locale. Con l’aumento della domanda di prodotti locali, fioriranno le industrie di grande, media e piccola scala.
Calcutta, 16 marzo 1982
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