IL PREZZO DEI PRODOTTI AGRICOLI LI DECIDE IL PRODUTTORE
LEGGE FRANCESE EGALIM n. 2018-938 del 30 ottobre 2018 per l’equilibrio delle relazioni commerciali nel settore agricolo e alimentare per un’alimentazione sana, sostenibile e accessibile per tutti. Ultima modifica: 15 giugno 2020. Il disegno di legge inverte il processo di costruzione del prezzo pagato ai produttori, basandosi sul calcolo dei costi di produzione.
Il Ministro dell’Agricoltura e dell’Alimentazione ha presentato un disegno di legge per l’equilibrio delle relazioni commerciali nel settore agricolo e alimentare e per un’alimentazione sana e sostenibile. Questo testo è tratto dagli stati generali dell’alimentazione, svoltisi dal 20 luglio al 21 dicembre 2017. Hanno costituito un momento senza precedenti di riflessione condivisa e di costruzione collettiva di soluzioni concrete in materia agricola e alimentare. La tabella di marcia annunciata nella giornata di chiusura delinea la politica alimentare del Governo, strutturata attorno a tre assi strategici: –
- garantire la sovranità alimentare della Francia;
- promuovere scelte alimentari sane e rispettose dell’ambiente;
- ridurre le disuguaglianze nell’accesso al cibo di qualità e sostenibile.
Il disegno di legge per l’equilibrio delle relazioni commerciali nel settore agricolo e alimentare e per un’alimentazione sana e sostenibile è il primo strumento per l’attuazione di questa tabella di marcia.
La base della sovranità alimentare è la salvaguardia della capacità produttiva agricola.
Tuttavia, l’agricoltura francese è oggi indebolita. Pur mantenendo la sua posizione di leader nel campo della produzione, sia in volume che in valore, l’agricoltura francese soffre da molti anni di una
- guerra dei prezzi e di un
- ampliamento dell’offerta che non risponde sufficientemente alle legittime aspettative dei consumatori.
Sono questi due handicap a cui bisogna porre rimedio. Ciò richiede una giusta remunerazione per gli agricoltori.
Per garantire una migliore distribuzione del valore creato dal settore agricolo e agroalimentare tra tutti gli attori della filiera produttiva, il disegno di legge inverte il processo di costruzione del prezzo pagato ai produttori, basandosi sui numeri dei costi di produzione.
D’ora in poi il contratto e il relativo prezzo saranno proposti da chi vende, cioè dal produttore.
Di conseguenza, poiché ciascuno dei 400.000 produttori ha solo un potere negoziale individuale molto limitato di fronte ai 15.000 trasformatori e a un settore della distribuzione sempre più concentrato alle prese con la sfida del commercio online, le organizzazioni dei produttori saranno rafforzate per riequilibrare le negoziazioni commerciali.
- Il disegno di legge prevede inoltre di rafforzare le missioni delle organizzazioni interprofessionali, di facilitare la mediazione agricola e di confermare i principi di trasparenza ed equità nei rapporti nell’ambito della cooperazione agricola.
- Inoltre, per rilanciare la creazione di valore, è essenziale porre fine alla “guerra dei prezzi” che ha portato all’impoverimento dei produttori e all’indebolimento di interi settori dell’industria agroalimentare francese.
Essenziale porre fine alla “guerra dei prezzi”
A tal fine, la soglia per la rivendita in perdita sarà innalzata e le promozioni saranno regolamentate tramite ordinanza. La lotta contro i prezzi eccessivamente bassi verrà ampliata e rafforzata.
Tali disposizioni andranno di pari passo con il rafforzamento della qualità sanitaria, ambientale e nutrizionale dei prodotti, per rispondere meglio alle aspettative dei consumatori. Su questa base, la politica alimentare del Governo mira a promuovere scelte alimentari che preservino la salute di tutti e il capitale comune che è l’ambiente.
Il Governo procederà mediante decreto a stabilire la politica francese volta a ridurre la dipendenza dell’agricoltura dai prodotti fitosanitari, separando la vendita dalla consulenza e garantendo nel contempo il sistema dei certificati di risparmio sui prodotti fitosanitari. Non appena la legge entrerà in vigore, saranno vietati sconti, riduzioni e ribassi sulla vendita di questi prodotti.
Saranno rafforzati i poteri sanzionatori in materia di benessere degli animali, in particolare con l’estensione dell’ambito del reato di maltrattamento e il raddoppio delle sanzioni connesse. Le associazioni per la protezione degli animali potranno ora intentare cause civili nei casi di maltrattamento di animali punibili dal codice della pesca rurale e marittima.
la politica alimentare deve contribuire a ridurre le disuguaglianze sociali
Infine, la politica alimentare deve contribuire a ridurre le disuguaglianze sociali, consentendo a tutti di accedere a un’alimentazione sana, sicura e sostenibile.
Il disegno di legge fa della ristorazione collettiva una leva decisiva al servizio di questo obiettivo. Nella ristorazione collettiva, che rappresenta più della metà dei 7,3 miliardi di pasti serviti ogni anno in Francia nella ristorazione extra-domicilio, l’offerta dovrà essere costituita, entro il 2022, da almeno il 50% di prodotti agricoli locali o con marchi di qualità, tra cui prodotti provenienti da agricoltura biologica. Questo ambizioso percorso sarà accompagnato da una strutturazione dell’offerta di questi prodotti per soddisfare l’aumento della domanda. Infine, le misure adottate tramite ordinanza consentiranno di ridurre drasticamente lo spreco alimentare.
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