Economia

IL GAP SALARIALE E LE SUE CONSEGUENZE SUL MERCATO

Nell’attuale sistema economico, uno degli squilibri persistenti nel tempo è la costante crisi della produzione che colpisce non solo l’Italia ma l’Europa intera. Il calo della produzione in Germania è lo specchio della UE. In Italia la produzione è in stagnazione da due anni. In settori chiave come l’automotive, a novembre 2024, la produzione del settore ha registrato un calo del 28,5% rispetto a novembre 2023, mentre nei primi undici mesi del 2024 diminuisce del 21,7%. Nel 2024 sono state autorizzate oltre 507 milioni di ore di cassa integrazione, in aumento del 20% rispetto al ‘23. In Italia il 12% dei lavoratori, circa 3 milioni, sono working poor, persone che pur lavorando sono povere. Ad Ottobre 2024 (Fonte ISTAT) gli Occupati erano 62,5%, i Disoccupati 5,8 % in leggero calo, gli Inattivi 33,6%. Rispetto a ottobre 2023, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-26,0%, pari a -519mila unità); cresce quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+3,1%, pari a +378mila). Se sommiamo: Salariati Poveri + Disoccupati + Inattivi abbiamo il 51,4% della popolazione lavorativa non in grado di avere sufficiente potere d’acquisto per permettersi dei consumi adeguati. La crisi industriale è strutturale e non basta inventarsi delle battute mediatiche come quella della Premier Giorgia al congresso della CISL che ha parlato di “Rinascimento economico … e senso di vita che ci porta a guardare verso l’altro e verso l’oltre”. Se vogliamo guardare verso l’altro bisogna risolvere il problema della povertà una delle cause della contrazione dei consumi derivante dalla mancanza di sufficiente potere d’acquisto.

Il concetto di Gap salariale, esposto dall’economista Ravi Batra, definito come il rapporto tra produttività e salario reale, è un elemento cruciale per comprendere le dinamiche economiche attuali. Quando la produttività cresce più rapidamente dei salari reali, il divario salariale aumenta, creando squilibri che possono portare a disoccupazione e instabilità economica. E’ inutile produrre se non ci sono consumatori in grado di acquistare. 

L’Impatto della Crescita della Produttività senza Aumento dei Salari

Uno degli aspetti che in macroeconomia va rivisto è che il progresso economico deve essere equamente distribuito tra tutte le classi sociali. Se la produttività di un’economia aumentasse del 10% senza un corrispondente incremento dei salari, si creerebbe un divario tra produzione e capacità di acquisto, questo è ciò che sistematicamente il mercato si trova ad affrontare. In un’economia bilanciata, l’aumento della produttività dovrebbe tradursi in un incremento del benessere collettivo attraverso una distribuzione equa delle risorse e del potere d’acquisto.

Il mercato non può essere lasciato in balia delle forze speculative, ma deve essere regolato per garantire che l’aumento della produttività sia accompagnato da un equo aumento del reddito dei lavoratori, in modo da mantenere l‘equilibrio tra domanda e offerta

Disoccupazione e Povertà Derivanti dai Salari Bassi

Uno degli effetti più deleteri del Gap salariale è l’aumento della disoccupazione e della povertà. Quando i salari rimangono stagnanti mentre la produttività aumenta, le aziende tendono a licenziare i lavoratori per mantenere i profitti. Questo porta a una spirale di riduzione della domanda, ulteriore contrazione del mercato e maggiore instabilità sociale.

Prout affronta questo problema proponendo un sistema basato sulla socializzazione dell’economia con la partecipazione diretta dei lavoratori ad una ridistribuzione equa dei profitti. L’eliminazione del Gap salariale permetterà di ridurre gli inoccupati in maniera veloce garantendo salari adeguati e reinvestendo gli utili nella comunità locale per sostenere la produzione di beni e servizi. 

Inoltre, la legge del Gap salariale suggerisce di stabilire, come primo passo, un salario minimo legato alla crescita della produttività, in modo che ogni incremento nella produzione si traduca direttamente in un miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori. Questo approccio non solo ridurrebbe la povertà, ma stimolerebbe anche la crescita economica, poiché i lavoratori con salari dignitosi possono contribuire attivamente alla domanda di beni e servizi.

Il Ruolo del Debito e del Deficit di Bilancio

Un modello economico basato sulla costante ricerca dell’equilibrio tra domanda e offerta eviterà pericolosi stratagemmi di finanziamento dei consumi attraverso il debito o sul consumo a credito. Se l’offerta aumenta senza un corrispettivo aumento della domanda, la soluzione non deve essere un ulteriore indebitamento pubblico o privato, ma una ridistribuzione equa della ricchezza attraverso aziende che accettino di stabilire un sistema di salari equi. Le aziende, mentre fanno profitti da capogiro, non possono pretendere che la responsabilità dei lavoratori ricada sullo Stato attraverso gli ammortizzatori sociali aumentando così il debito. L’intervento pubblico dovrebbe favorire una pianificazione economica decentralizzata e l’utilizzo progressivo delle risorse. 

L’aumento dei salari in linea con la crescita della produttività dev’essere accompagnato da un sistema di governance economica equo e partecipativo. Percorrendo questa linea d’azione lo Stato potrebbe arrivare all’abolizione dell’imposta sul reddito e della tassazione basata sulle attività produttive per stimolare l’economia reale. Solo un’economia orientata alla giustizia sociale e alla cooperazione coordinata tra le parti in causa può garantire stabilità e prosperità nel lungo periodo.

Dante Faraoni

Recent Posts

Il Gap Salariale ovvero come Eliminare la Disoccupazione

Molti pensano che solamente le industrie creino posti di lavoro, ma ciò è vero solo…

1 settimana ago

Mettere al centro della ripresa economica la Povertà: PIL vs Potere d’Acquisto

La discrepanza tra dichiarazioni della politica e realtà economica evidenzia la necessità di un approccio…

2 settimane ago

Per essere progressisti bisogna definire il significato di “Progresso”

Uno dei dibattiti aperti nella Sinistra italiana è l’idea di Progresso. La necessità di ridefinire…

2 settimane ago

RIPENSARE IL RAPPORTO TRA UMANITÀ E NATURA: UNA CRISI DI BIODIVERSITÀ

La crisi della biodiversità: uno specchio della nostra civiltàIl 2025 rappresenta un punto critico per…

4 settimane ago

IL PREZZO DEI PRODOTTI AGRICOLI LI DECIDE IL PRODUTTORE

LEGGE FRANCESE EGALIM n. 2018-938 del 30 ottobre 2018 per l’equilibrio delle relazioni commerciali nel…

1 mese ago

Spazio privatizzato: una sfida alla giustizia universale

L’appropriazione privata dello spazio extra-atmosferico, evidenziata dal monopolio dei satelliti Starlink di Elon Musk, rappresenta…

1 mese ago