SALVIAMO LA COSTITUZIONE: PER UNA NUOVA DEMOCRAZIA IN 4 PUNTI

La democrazia può essere efficace e fruttuosa solo dove non esiste alcun tipo di sfruttamento. Dove c’è povertà, c’è sfruttamento. Quindi il primo obiettivo di una democrazia reale è garantire a ogni persona alcuni requisiti minimi: cibo, vestiti, alloggio, scuola, sanità.

Quello che ha dimostrato la Presidente Giorgia Meloni dopo un anno di governo e ciò che di peggio si possa fare in un periodo storico dove l’Italia deve affrontare una forte crisi economica e sociale sommata alla crisi della globalizzazione dove le guerre armate ed economiche stanno stravolgendo i rapporti tra Paesi e Continenti. Nonostante ciò va constatato che in Italia l’opposizione al governo Meloni è fiacca sulla proposta di alternativa. I partiti di opposizione hanno delle singole proposte lodevoli ma per pretendere ed assumere un ruolo di alternativa al conservatorismo capitalista del governo è necessario creare un’antitesi al sistema. Continuare a parlare di centrosinistra che si contrappone al centrodestra si fa solo il gioco dei difensori del pensiero unico capitalista, rimanendo dentro al sistema ideologico che lo sostiene prevaricando la nascita di un’antitesi che l’opposizione dovrebbe realizzare. Per non cadere nella trappola del dogma capitalista, non è forse più opportuno parlare di Coalizione Progressista iniziando a dare una definizione condivisa all’idea di Progresso?

Stiamo assistendo a una degenerazione della democrazia a favore di oligarchie che sovrappongono i loro interessi a quelli del popolo, il potere si è contaminato con la corruzione, gli interessi comuni sono stati corrosi. Per ricostruire la democrazia e rendere la Costituzione attuativa e al servizio del popolo è indispensabile che la Coalizione Progressista abbia un programma condiviso su questi 4 punti fondamentali.

1. La democrazia può essere efficace e fruttuosa solo dove non esiste alcun tipo di sfruttamento. Dove c’è povertà, c’è sfruttamento. Quindi il primo obiettivo di una democrazia reale è garantire a ogni persona alcuni requisiti minimi: cibo, vestiti, alloggio, scuola, sanità.A ogni individuo devono essere forniti questi beni di prima necessità attraverso la garanzia di un’occupazione. Se non è in grado di lavorare va garantito un servizio adeguato al soddisfacimento di queste necessità. Ogni società progressista e democratica dovrebbe tenere presente che i requisiti minimi continueranno ad aumentare e potrebbero esserci aggiustamenti in base alle differenze di tempo, spazio e persona. Le minime necessità devono essere garantite attraverso un salario per lo meno sufficiente per coprire questo obiettivo economico. In questo senso va ripensato il salario minimo che deve essere adeguato a questi principi altrimenti il lavoro sottopagato che crea milioni di poveri non sarà mai debellato. Un corretto sistema economico dovrebbe essere basato sul consumo, quindi garantire al corpo collettivo le minime necessità significa anche creare il massimo dei consumatori che sono lavoratori equamente retribuiti. Creare un’antitesi economica significa quindi aumentare il potere d’acquisto e ciò sarà possibile aumentando la produzione cioè creando nuovi posti di lavoro. Solo attraverso occupazione e aumento del potere d’acquisto delle persone aumenterà la circolazione del denaro ed è per questo motivo che la produzione di beni e servizi in Italia deve diventare prioritaria. L’opposizione all’attuale Governo Conservatore deve porre nel suo programma tutti i sistemi possibili per ridurre le disparità nel valore della ricchezza diversificando non solo le retribuzioni ma anche la tassazione. E’ inverosimile puntare ad una ripresa economica facendo investimenti pubblici a debito e rispettando il patto di stabilità quando coloro che fanno maggiori profitti in una situazione di recessione economica subiscono tassazioni ridicole. E’ necessario iniziare a parlare di Democrazia Economica; che i super ricchi diano il proprio contributo alla spesa corrente e agli investimenti dello Stato. E’ inutile pretendere che la BCE abbassi i tassi di interesse se chi ha denaro non contribuisce, attraverso la tassazione, alla ripresa. Non ci sono altre forme possibili per superare i difetti del sistema capitalista.
2. La democrazia non può avere successo se il 51% della popolazione non segue rigidamente i principi della moralità. Se le persone corrotte e immorali sono la maggioranza, i leader saranno inevitabilmente eletti tra queste persone immorali. È quello che succede in Italia e che il centro destra, da Berlusconi in poi, alimenta drogando il popolino con l’illusione che tutti possono diventare ricchi alle spalle di qualcun altro. In Italia l’opposizione dovrebbe riprendere la strada maestra da dove l’aveva iniziata Enrico Berlinguer il primo a porre la Questione Morale come valore al centro dell’azione politica, dell’intervento dello Stato e di lotta al sistema Capitalista. “Noi pensiamo che il tipo di sviluppo economico e sociale capitalistico sia causa di gravi distorsioni, di immensi costi e disparità sociali, di enormi sprechi di ricchezza” disse Berlinguer nella famosa intervista ad E. Scalfari ben cosciente che l’antitesi al sistema non era il Comunismo ma la lotta alle povertà e alle disparità sociali ed economiche, un valore etico senza il quale la democrazia non può essere compiuta.

3. La coscienza sociale, economica e politica è indispensabile per il successo della democrazia. Anche persone istruite possono essere fuorviate da politici furbi e astuti se non hanno sufficiente familiarità con le questioni sociali, economiche e politiche. Questo è un altro difetto dei sistemi cosiddetti democratici. Una gran maggioranza va a votare senza nessuno di questi tre tipi di coscienza. Se non si aumentano tra la gente queste consapevolezze è impossibile avere dei percorsi di vera democrazia. Senza un sistema della comunicazione e dell’informazione pluralista e non condizionata da monopoli privati e commerciali non è possibile garantire un sistema democratico. Seppur il sistema radiotelevisivo italiano abbia una certa regolamentazione, con l’esistenza di una supposta par condicio almeno durante il periodo elettorale, va riformato per rafforzare la possibilità di dare ai cittadini un’informazione pluralista per espandere la propria coscienza. Ma il vulnus più pericoloso che sta minando l’informazione è il monopolio della comunicazione in mano a poche multinazionali che attraverso un sofisticato sistema di tecnologia nominato Intelligenza Artificiale condiziona a fin di lucro la vita culturale, sociale educativa, economica e politica di Comunità, Stati, Continenti, l’intero Pianeta. Un potere a cui non sono dati limiti di lucro e in grado di condizionare senza nessuna regola le elezioni politiche in ogni parte del mondo. Di quale democrazia si può parlare se colossi come Facebook, Instagram, Tik Tok, X, altri, con i loro monopoli condizionano, manipolano in senso univoco per finalità esclusivamente di lucro milioni, miliardi di persone? Togliere potere a questi colossi significa applicare le regole che dovrebbero impedire i monopoli quindi limitare la raccolta di inserzioni a pagamento, applicare una tassazione equa sugli introiti e il divieto di inserzioni a pagamento di partiti o formazioni politiche non solo italiane. È fatto noto che Trump, Meloni, Mileli, il Movimento 5 Stelle e molti altri leader devono i propri successi politici alla forte presenza e notorietà sui social media ma non sappiamo nulla su chi, con quali e quanti investimenti siano state programmate tali vittorie elettorali. L’utilizzo di intelligenze artificiali di multinazionali del settore dovrebbe essere monitorato e permesso solo sotto stretto controllo di organismi degli Stati in cui operano o da organismi sovranazionali come l’Unione Europea. Le istituzioni devono garantire il pluralismo culturale ed evitare ingerenze e monopoli privati o pubblici in materia di informazione e commercio.
4. L’istruzione è una delle necessità fondamentali per il successo e l’efficace funzionamento della democrazia. L’istruzione non significa solo alfabetizzazione o conoscenza tecnica di qualche specifica materia. La vera educazione significa conoscenza corretta, adeguata e capacità di comprensione. In altre parole, l’educazione dovrebbe impartire la consapevolezza del “chi sono” e “cosa dovrei fare”. La piena conoscenza di queste cose è ciò che significa educazione. Una corretta educazione deve comprendere la comprensione dell’Umanesimo e del Neoumanesimo ed in questo senso è prioritario lo studio della Costituzione Italiana, della Carta Diritti Umani Internazionali che devono diventare oggetto di studio nelle scuole.

Per ristabilire la democrazia e salvare i valori fondanti della nostra Costituzione è indispensabile che la Coalizione Progressista abbia un programma condiviso su questi valori. Per essere credibile l’opposizione deve creare un’antitesi, in alternativa al sistema capitalista di cui il centrodestra è diventato il difensore ufficiale. Se si è consapevoli che è in gioco la democrazia è necessario creare quella terza via rispetto ai modelli esistenti auspicata 50 anni fa, prima della caduta del Muro, da Enrico Berlinguer. Ora per completare quel percorso c’è il Socialismo Progressista proposto P. R. Sarkar PROUT; Progressive Utilization Theory. E’ ora di finire la strada e raggiungere la meta.