Diritti Umani

Ucraina, la Pace non e’ un optional. Parlamento Mondiale subito!

di Dante Nicola Faraoni

Il 23 febbraio l’assemblea generale dell’ONU ha votato l’ennesima risoluzione che condanna l’aggressione della Russia all’Ucraina. Non è la prima volta che succede. Nel 2022 ne sono state votate ben 4, tutte di condanna ma la guerra continua. L’ONU è certamente un organismo planetario ma non ha poteri. L’Assemblea Generale dell’ONU è dotata solo di potere indicativo e opera attraverso delle risoluzioni che hanno valore prevalentemente morale ma non attuativo. Ci sarebbe il Consiglio di Sicurezza ma con il diritto di veto oggi la Russia, domani la Cina o gli Stati Uniti, è impossibile ottenere l’unanimità visto gli enormi contrastanti interessi che dividono le grandi potenze.

Questo è il grande dilemma dell’apertura di veri trattati di pace per l’Ucraina. C’è chi invoca la Cina, la Turchia, Israele a capo di un tavolo di pace ma anche loro sono intenti a produrre armi per questa o altre guerre. Con la globalizzazione gli interscambi commerciali, culturali, sociali si sono velocizzati ma anche le controversie e le rivendicazioni del rispetto dei diritti sono aumentate, sfociando in conflitti e guerre.

Per questo motivo la riforma dell’ONU è urgente e necessaria

Dobbiamo pretendere che le nostre leadership, la politica trasformino in fatti concreti i valori umani ed universali che questa istituzione dovrebbe rappresentare. L’ONU non ha potere legislativo perché non ha un vero Parlamento rappresentativo. Non ha nemmeno potere esecutivo perché non ha una vera Governance. Ha una Carta dei Diritti ma per avere potere giudiziario questa dev’essere trasformata in Codice Penale e Amministrativo. Tutti ci rendiamo conto che questa trasformazione non può avvenire nel giro di poco tempo ma è di fondamentale importanza che questo processo di rinnovamento inizi ora! I differenti interessi nazionali e lo scetticismo possono ritardare la formazione di questo processo ma passo dopo passo l’obiettivo di una Governance Mondiale deve essere raggiunto.

Il primo passo verso le riforme è certamente quello di trasformare l’attuale Assemblea Generale in un vero Parlamento come già esiste in tutti i Paesi chiamati democratici.

Con le dovute valutazioni da parte di tutti i componenti dell’Assemblea dovrebbero essere formate due Camere. La Camera Bassa che comprenderà rappresentanti dalle diverse parti del mondo, eletti in base alla popolazione, mentre i membri della Camera Alta saranno eletti per Paese. Sia tutti i Paesi aderenti che la popolazione di tutto il pianeta saranno rappresentati. Un po’ come le funzioni di Camera dei Deputati e del Senato in casa nostra, il Parlamento dovrà agire come un organismo legislativo.

Il primo grande nodo da sciogliere è l’impossibilità di operatività del Consiglio di Sicurezza dell”ONU. Un organo di così grande importanza, indispensabile per la risoluzione di guerre e tensioni internazionali, non può sottostare al veto di un solo componente. I componenti permanenti del Consiglio di Sicurezza: Cina, Russia, USA, Regno Unito, Francia o gli altri Membri che si turnano non possono decidere le sorti del Mondo o iniziare una guerra bloccando l’azione diplomatica degli altri 188 Stati membri.

Un nuovo Parlamento così formato avrà la forza rappresentativa per sostituire la funzione obsoleta e anti democratica dell’attuale Consiglio di Sicurezza.

Come succede in Europa, il Parlamento dovrà creare le leggi che i Paesi aderenti non potranno più applicare arbitrariamente. Sarà difficile per qualsiasi governo locale commettere crimini contro le loro minoranze linguistiche, religiose o politiche, non potranno più invadere, iniziare una guerra quando il Parlamento Mondiale ha legiferato e votato una risoluzione. Dare il potere di voto all’intera assemblea trasformata in Parlamento è un passo necessario per scongiurare la continuazione della guerra in Ucraina. Chi oggi deve chiedere il cessate il fuoco con conseguente tavolo di pace non è solo la gente coinvolta nel conflitto ma L’Italia e l’Unione Europea. L’Italia non è, e non sarà in grado in futuro di impegnarsi a dare fondi per gli armamenti necessari all’Ucraina per difendersi. Il nostro debito pubblico è al collasso e questa spesa potrebbe far traboccare il vaso! L’Europa è in un mare di guai perché per mantenere gli accordi commerciali con gli Stati Uniti rischia di perdere il suo equilibrio commerciale con la Cina, la Russia ed altri Paesi dove sono impegnate le sue multinazionali.

Chi oggi deve chiedere il cessate il fuoco con conseguente tavolo di pace non è solo la gente coinvolta nel conflitto ma L’Italia e l’Unione Europea.

Non era questo il ruolo di governance mondiale che si era previsto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale? Se non si vuole che l’Ucraina diventi un espediente per aprire altri fronti di guerra in giro per il mondo e’ necessario che noi italiani chiediamo alle nostre autorità Nazionali ed Europee di dare maggiori poteri alle Nazioni Unite. A tutti i Popoli devono essere garantiti il diritto all’autosufficienza economica, il diritto a una condizione economica dignitosa, il diritto di tutti a migliorare la propria condizione economica.

Non permettiamo che le grandi potenze si spartiscono l’Ucraina e l’Europa. NO all’espansionismo commerciale delle multinazionali occidentali, del capitalismo statalista cinese, degli oligarchi Russi o di qualsiasi altra banda di predatori si possa formare in questo pianeta. Si ad un nuovo Parlamento Mondiale eletto democraticamente.

Questo articolo è stato anche pubblicato sul Blog de Il Fatto Quotidiano https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/03/11/per-la-pace-in-ucraina-lattuale-assemblea-generale-onu-diventi-un-vero-parlamento/7090683/

Dante Faraoni

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