Nel numero del Corriere della Sera del 1 Novembre 2022, l’intervista di Alessandra Arachi a Vittorio Sgarbi titola: “Il Paesaggio va conservato nel modo più radicale. Il Primo atto? Ridare dignità alla Pietà Rondanini”.
Certo, come non dare ragione a Vittorio Sgarbi e a chiunque appoggi la tutela del paesaggio! Se andiamo a vedere la legge sulla tutela del paesaggio però vi sono dei vulnus. Nella normativa sul Paesaggio della Regione Lombardia si legge:
- “Politica del paesaggio” designa la formulazione, da parte delle autorità pubbliche competenti, dei principi generali, delle strategie e degli orientamenti che consentano l’adozione di misure specifiche finalizzate a salvaguardare gestire e pianificare il paesaggio;
- “Obiettivo di qualità paesaggistica” designa la formulazione da parte delle autorità pubbliche competenti, per un determinato paesaggio, delle aspirazioni delle popolazioni per quanto riguarda le caratteristiche paesaggistiche del loro ambiente di vita;
Nella normativa della Regione Veneto, non è menzionato il possibile intervento della popolazione locale nel regolamento veneto. Si afferma che vanno tutelati il retaggio culturale, la bellezza del paesaggio, etc., ma il tutto a discrezione delle autorità. Le opinioni della popolazione locale devono avere la priorità sulle decisioni delle autorità locali.